Altra trasferta a Wigan, 40 km. appena dal centro di Manchester, e altra sconfitta contro i Latics! I nostri poveri tifosi al seguito sono stati come sempre commoventi nei loro tentativi di sospingere Dunne e soci verso un gran risultato. Ma hanno dovuto ingoiare una prestazione assolutamente sottotono di un po' tutta la squadra - in particolare, del genio della lampada Robinho, reduce da un raid aereo di migliaia di chilometri nelle precedenti 48 ore - e l'arbitraggio a dir poco persecutorio verso il City dell'arbitro Bennett.
Pronti via e subito si capisce come Bruce, coach dei Latics, intenda impostare la partita: lanci lunghi tesi a scavalcare la metà campo, continua ricerca del contatto fisico in tutte le zone del campo coi nostri pesi leggeri spesso incapaci di saltare l'uomo e, soprattutto, due contropiedisti di razza come Heskey e il sorprendente egiziano Zacki pronti a seminare il panico nella nostra tremebonda difesa.
Gara collosa, difficilmente riusciamo a renderci pericolosi ma c'è da dire che lo spezzettamento continuo del gioco è colpa di Bennett, implacabile nel concedere calci di punizione ridicoli ai Latics quanto a negarne di evidenti a noi. Valencia pesca il jolly con un tiro di una potenza e di una precisione inaudita dai 35 metri ma i ragazzi, oggi nella bellissima casacca rossonera da trasferta, trovano quasi subito il pareggio con una punizione rasoterra dalla destra di Elano ribadita in rete in tap in da Vincent Kompany. Poi avviene il patatrac: Palacios si traveste da tuffatore dalla piattaforma scontrandosi in area col nostro Garrido e Bennett, pur essendo in ottima posizione per giudicare, inflessibile indica il dischetto. Proteste vane dei nostri, quindi Zaki non si fa distrarre dalla commediola inscenata per lui da Joe Hart e lo infila sulla sinistra: 2-1 e gara ancora in salita!
La ripresa diventa un calvario per Mark Hughes, costretto ad assistere impotente alle continue manfrine dei Latics tollerate vergognosamente dal ref. Sui complessivi 48 minuti si giocherà effettivamente meno di venti: un vero scandalo! Shaun Wright Phillips è troppo solo nel tentare qualche giocata geniale delle sue: assieme al solito generoso Ireland e a un Elano euclideo nella distribuzione della sfera i suoi tentativi di cercare il gol del 2-2 vengono vanificati da due prodezze di Kirkland. Finisce col pubblico di casa festante e con le telecamere di Sky che indugiano sull'amarezza dipinta sul volto dei nostri meravigliosi fans.
Stanchezza per le troppe gare finora giocate? Arbitraggio assolutamente contrario? Sono attenuanti valide fino a un certo punto, cari amici Citizens! Il 4-1-4-1 studiato questa stagione da Hughes funziona senz'altro bene quando le avversarie ci attaccano in massa. Mostra invece vistose lacune quando, complice il difensivismo esasperato di squadrette abituate a lottare pallone su pallone come il Wigan, si vede chiaramente che il pur bravo Jo non è un centravanti vero.
Ora ci attende giovedì il ritorno di Coppa UEFA contro i ciprioti già battuti in casa loro 2-1 e, soprattutto, riceveremo domenica pomeriggio al City Of Manchester la visita della temibile corazzata dei reds di Rafa Benitez. Il loro Roy Keane, ex cannoniere del Tottenham con un passato lontano nell'Inter di Roy Hodgson, non ha ancora segnato in Premier con la sua nuova maglia: vuoi vedere che ...? Due appuntamenti chiave per la nostra stagione: solo al fischio finale della sfida contro gli Scousers potremo tirare un primo bilancio sul nuovo corso dei nostri adorati Skyblues!