A sud di Manchester c'è una ridente cittadina di 40mila anime di nome Urmston. Classico assembramento ordinatissimo di villette a schiera con annesso giardino, quando Michael Johnson vi nacque vent'anni fa Urmston era famosa essenzialmente per due buoni motivi. Il primo: Sir Bobby Charlton, colui che fu il maggior protagonista dello storico successo nei Mondiali d'Inghilterra del 1966, era il suo più illustre cittadino. Il secondo: sovente a seminare il panico per le troppo tranquille vie cittadine provvedeva una Volkswagen Karmann Ghia giallo limone. Alla sua guida nientepopodimeno che il musicista pop Kid Creole, affermato leader dei Coconuts, che a Urmston ha pure trovato moglie. Ma il terzo motivo per il quale questo sonnacchioso borgo del Lancashire potrebbe essere ricordato è quasi certamente aver dato i natali al centrocampista biondo con la maglia n° 6 degli skyblues di Manchester. Jonno, questo il suo soprannome da quando impressionò i tifosi nelle sue prime esibizioni nell'Academy di Jim Cassell, ha molti, troppi estimatori. I due clubs di Liverpool, Arsenal e Tottenham sono sulle sue tracce da mesi, ormai: perché? In fondo, a riflettere bene, un board ambizioso e apparentemente senza problemi finanziari di alcun genere come il nostro mai e poi mai si dovrebbe privare di un giovane così promettente come il giovanotto di Urmston. E invece ... le malelingue da tempo sussurrano del suo temperamento bizzoso e, cosa ancor più grave se fosse vera, della sua tendenza ad alzare un po' troppo il gomito nei pubs con gli amici.
Con tutto ciò, in attesa dei colpi di mercato che secondo noi Mark Hughes sferrerà solo al termine di agosto, io dico: giù le mani dal nostro Johnson! Ha classe eccelsa, una visione di gioco che lo avvicina, nei ricordi dei tifosi Citizens più anziani, a un certo Colin "Ninskij" Bell. E' discontinuo e alterna per ora grandi prestazioni ad altre davvero abuliche. Ma, signori miei, esiste forse un centrocampista centrale col vizietto dell'assist e dei gol paragonabile a lui? No di certo, quindi ci auguriamo vivamente di applaudire a lungo le sue performance coi luminosi colori del nostro City.