venerdì 30 gennaio 2009

IL PUNTO DI PIERANDREA CASTO



Il City c'è. Questo ha detto il turno infrasettimanale di Premier. Non sarà stata la squadra spumeggiante delle gare con Portsmouth e Hull, ma la compagine di Hughes inizia ad essere finalmente una squadra che sà soffrire e vincere (dna che assomiglia molto a quella di Eriksson dello scorso campionato).

La difesa è molto più compatta con la presenza di Bridges, Kompany e Onouha e con Richards a destra dove può sfruttare meglio le doti atletiche. Ma la novità più eclatante è comunque lo spostamento a centrocampo di Zabaleta che nel 4-2-3-1 svolge finalmente il ruolo di interditore rapido nel creare la cerniera tra difesa e i 4 d'attacco. L'ex Espanol è risultato nelle ultime due gare il migliore in campo propiziando entrambe le reti contro i Magpies. MH ha sperato per molti incontri che questo ruolo lo potesse svolgere Elano, sacrificando anche Ireland in quella posizione più arretrata. L'irlandese ha svolto diverse volte in modo egregio tale compito, ma sicuramente non poteva essere schierato per tutta la stagione in quella posizione inconsueta.
Le troppe sconfitte maturate per la mancanza di velocità nelle ripartenze e la classifica non eccelsa sono quanto mai chiarificatori di quanto Elano abbia deluso (il brasiliano quest'anno sembra davvero irriconoscibile) come ha deluso Jo che si può considerare ormai il flop della stagione (come lo fu Bradbury nel 1998, anche lui strapagato).
Passando quindi all'attacco, finalmente ecco note liete con Bellamy già in gol! Il 29enne gallese ha creato un feeling con la squadra che ne fa sicuramente il miglior rimedio agli ormai eterni rifiuti di Allardayce davanti alle ingenti offerte per Santa Cruz. La settimana scorsa scrissi che il ritorno di Petrov e Bojnov sarebbero stati i migliori acquisti per il City. Oggi posso confermare che MH non ha proprio bisogno di acquistare un attaccante, quanto invece di prendere un difensore e un portiere. Il mercato terminerà lunedi e sono sicuro che ci saranno sorprese. Ma prima ci sarà la gara di Stoke.
Nel '99 il mai dimenticato difensore olandese Wiekens segnò un goal importantissimo che permise di violare il Britannia Stadium e di iniziare una marcia che vide il traguardo nel fantastico trionfo di Wembley. Oggi a distanza di dieci anni (era il 29 gennaio in quell'occasione) il City ha la necessità di ingranare la marcia per abbandonare definitivamente le sabbie mobili del fondo classifica e sperare di riagganciare il treno per l'Europa, di cui avremmo molto bisogno in estate per attirare qualche giocatore di valore in più. Senza però dimenticare che il City non sarà mai la squadra "snob" e che convince i calciatori a trasferirsi al COMS solo per i soldi. Il City ha una tradizione e una storia che tutti i suoi giocatori imparano ad amare una volta indossato lo SkyBlue e difficilmente dimenticano. E il calore dei suoi tifosi sarà sempre uguale sia che giochi Lee Crooks sia che giochi Kakà!
PIERANDREA CASTO - LECCE

3 commenti:

pdm ha detto...

Dove posso acquistare quella splendida bandiera della foto? Ormai è tardi per il concerto degli Oasis di lunedì però mi piacerebbe averla comunque...
Per questa volta, al concerto, mi accontenterò di mettere la mia fedele maglietta del City!

Anonimo ha detto...

Crazy Italian!

F. ha detto...

Ci vediamo là domani, allora, pdm :D (magari metto anche io la mia...)