giovedì 13 novembre 2008

PAUL DICKOV, LA VESPA



La gioia per un gol insperato è indescrivibile. Ma quando la tua squadra si gioca la promozione dalla Seconda alla Prima Divisione a Wembley, nel tempio del calcio britannico, e si trova a due minuti dal termine sotto di 2 reti, a quale Arcangelo o Santo del Paradiso puoi appellarti per risorgere dalle tue ceneri?

30 Maggio 1999: il Manchester City è precipitato dopo molte polemiche intestine fra soci e giocatori in Seconda Divisione e, alla tolda di comando, c'è un manager tosto e risoluto di nome Joe Royle. Shaun Goater è la punta di diamante, un giovanissimo Nicky Weaver esordisce in porta, migliaia di Skyblues - tra loro anche due o tre nostri attuali soci torinesi - si sobbarcano trasferte in giro per i campetti delle terribili provinciali in ogni angolo dell'Inghilterra. Naturalmente gli sfottò delle altre tifoserie rivali si sprecano! Com'è come non è i nostri Blues si giocano la promozione nei temutissimi play offs (gara unica) contro un quasi sconosciuto club del Dorset, contea a sud-est di Londra. I biancazzurri (che coincidenza!) del Gillingham sono allenati da un tizio con un cappellino a visiera di quelli che non se lo levano nemmeno quando vanno a dormire. E' l'attuale manger dello Stoke City, Tony Pulis, e sa di partire nettamente sfavorito.

Pronti via e il nostro City, in divisa giallonera stile Penarol di Montevideo, parte lancia in resta convinto di fare un solo boccone degli avversari. Dominiamo per larghi tratti la gara ma, dopo parecchie occasioni mancate di un soffio, il Gillingham reagisce diventando sempre più minaccioso. 0-0 alla fine del primo tempo e i nostri tifosi, almeno 70mila giunti con ogni mezzo a Londra sicuri di fare festa, cominciano a essere perplessi. E infatti ...

Il secondo tempo è una lunga serie di palle gol costruite da una parte e dall'altra e vanificate spesso dalla bravura dei due portieri, finchè il Gillingham non va in vantaggio e, neanche una manciata di minuti dopo aver incassato senza danni la nostra furente reazione, raddoppia col più classico dei contropiedi. Due gol stupendi, bisogna ammetterlo, i loro! La finale è ormai agli sgoccioli, i nostri giocatori mestamente portano la sfera sul dischetto del centrocampo, quando all'improvviso ...

Dapprima parte un coro, poi viene giù tutto lo stadio: sono forse i tifosi del Gillingham impazziti di gioia che già inneggiano alla promozione insperata? Non solo loro, miei cari! Sale ruggente e incredibilmente ebbro di orgoglio anche l'urlo dei 70mila Mancunians. Sei minuti alla fine e siete sotto di 2 gol? Sarebbe quasi impossibile farcela, ragazzi, ma dovete sapere che noi non vi abbandoneremo mai! Questo è l'ossigeno che va subito in circolo nelle menti e nei cuori degli uomini di Joe Royle.

A quattro dal termine Kevin Horlock, il nostro n° 6, accorcia le distanze risolvendo una mischia. Il Gillingham comincia a rintanarsi dietro come un pugile a caccia delle sue ultime forze per difendere una sudata vittoria ai piunti. Ma, in un angolino della nostra metacampo, pronto a sferrare l'uppercut che manderà al tappeto le ambizioni dei rivali del Dorset, si annida The Wasp, la Vespa come poi Royle soprannominò l'autore del leggendario gol del 2-2.

Paul Dickov, scozzese piccolo ma tignoso, s'inserisce rapido coma una mangusta su un pallone vagante scagliato "in the box" ed esplode una sassata di destro che s'infila tra il tripudio dei nostri Blues sotto la traversa.

Supplementari senza esito, poi ai rigori quel City ribalterà il risultato da 0-2 al 5-3 definitivo. Promozione assicurata, quindi, e l'anno dopo ne seguirà un'altra definitiva in Premier League!

Paul Dickov detto la Vespa, classe 1972, pur soffrendo una miriade d'infortuni muscolari gioca ancora e ogni tanto segna pure nella Championship coi nostri vicini del Blackpool. La gioia per quel gol storico sia sempre di monito per noi tifosi Blues che oggi avvampiamo di piacere per lo squadrone di Micah e Robson De Souza. Anche adesso che ci definiscono con una malcelata irriverenza il club più ricco del pianeta questa rimane la nostra vera ricchezza. Aver riempito Wembley per i Play Offs di Second Division, aver esultato come se avessimo vinto la FA Cup o la Champions League per quella fantastica rimonta firmata Paul Dickov: la Vespa che ha saputo pungere al momento giusto!

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