Roman Abramovich, il discusso patròn siberiano del Chelsea un tempo appartenente alla mafia russa, è da oggi uno dei più grandi benefattori del Manchester City. Perché? Pensate che, esattamente tre anni dopo averci pagato il suo cartellino la bellezza di 21 ml £ così, solo per il gusto di fare un dispetto agli odiati vicini di casa dell'Arsenal, oggi ci ha restituito la talentuosa ala destra Shaun Wright Phillips per soli 8,5 ml £.
Ha 26 anni il piccolo grande Shaunie, è nazionale inglese ed è veloce come la luce quando semina gli avversari palla al piede sulla fascia destra.
Non tutti sanno che è figlio adottivo dell'indimenticabile Ian Wright, uno dei più prolifici cannonieri dei Gunners e del calcio inglese di sempre. La parte blu di Manchester lo aveva eletto suo beniamino rassegnandosi a fatica alla sua cessione, necessaria allora per dare ossigeno alle casse del nostro club, prosciugate dagli acquisti sbagliati e costosi di Kevin Keegan.
Oggi ritorna alla base perché il Chelsea ha bisogno impellente di liquidi con cui finanziare il mega-acquisto di Robinho: lo hanno convinto dapprima papà Ian, poi una telefonata lunghissima di Mark Hughes a rimettersi in discussione dopo tre anni di anonimato a Stamford Bridge.
Bentornato, Figliol Prodigo! Noi Citizens non siamo così ipocriti da credere che tu sia felice di questo tuo ritorno forzato nelle Eastlands, anzi! Hai recentemente dichiarato di voler continuare a vivere nei quartieri più cool di Londra e, invece, ti ritrovi ora costretto a tornare (lo hai detto tu al Daily Express) nella città forse più piovosa del Regno Unito.
Il calcio, a volte, sa essere crudelmente raffinato nelle sue vendette postume: il City odierno ha bisogno di te per far bene e tu hai bisogno di noi per tornare ad essere un gran giocatore. Facciamo finta che tutto sia come prima, va bene? Saremo noi Citizens a farti ricredere, ne sono certissimo!
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