MAN CITY-WEST BROMWICH ALBION 4-2 (2-1)
Marcatori: Robinho 7°, Onuoha 20°, 37° e 54° Brunt (WBA), Elano 55° (rig.), Sturridge 94°
Con addosso le scorie delle fatiche smisurate quanto inutili di giovedì scorso in Coppa UEFA, il City ottiene una vittoria risicata contro il fanalino di coda WBA grazie al genio ritrovato dei due discontinui brasiliani Robinho ed Elano. Il primo ritrova la via della rete dopo mesi di inspiegabile astinenza sfruttando magistralmente un assist al bacio del solito genietto irlandese Steve Ireland.
Il secondo disputa un'altra prova generosissima, svariando da un fronte all'altro del centrocampo e dell'attacco, e decide di fatto l'incontro quando, appena subito il pareggio dei Baggies su preciso calcio di punizione dal limite, va a procurarsi con un'azione irresistibile il rigore del 3-2 che poi trasforma con potenza e precisione sulla sinistra di Scott Carson.
La gara, tesa e vibrante come ogni sfida che si rispetti della Premier League inglese, vede un City sorprendentemente privo di Micah Richards per scelta tecnica di Hughes consapevole della superiorità del suo organico solo nella prima mezz'ora. Sul 2-0 per noi i biancoblu di Birmingham prendono decisamente il sopravvento costringendoci alle corde per tutta la durata del match.
Dal rigore di Elano in poi sono 40 minuti d'interminabile assedio alla porta di Given: il gol del 3-3 sembra maturo ma la diga predisposta da Hughes vacilla senza essere travolta. Cross e traversoni si sprecano nella nostra area di rigore mentre, là dietro, i commoventi e mai domi tifosi baggies non la smettono mai d'incitare i loro beniamini alla disperata ricerca del pareggio. Ireland compie due prodezze fantastiche nel giro di qualche minuto: dapprima va a svellere dai piedi di Fortune (gagliarda la sua prova contro Onuoha e compagni) il pallone quando sta per calciarlo da posizione favorevolissima a pochi metri da Given.
Poi a pochi secondi dal fischio finale, intercetta una palla vagante nella metà campo avversaria e s'invola verso Carson attirandolo in disperata uscita. Alzato lo sguardo, vede libero il redivivo Sturridge e gli serve la più facile delle palle gol: 4-2 e game over di fronte a un City of Manchester anche ieri strapieno e gonfio di genuino entusiasmo.
Perdiamo purtroppo Zabaleta (noie muscolari, stagione massacrante per questo campione argentino) per un periodo indeterminato. Sabato ci attende, al Goodison Park, l'ambizioso Everton qualificatosi domenica ai danni degli stramaledettissimi rags per la finale di FA Cup.
Pronostico fin troppo evedente, considerando lo scandaloso ruolino di marcia dei nostri fuori casa: a meno che ...
3 commenti:
Elano santo subito! A me piace troppo questo giocatore... Certo ha avuto alti e bassi nel corso della stagione ma è anche vero che non è stato molto considerato e il senso di sfiducia può rendere le prestazioni altalenanti...
Comunque st'anno rischio ogni volta un infarto... Mai una partita tranquilla eh...
Eh, cara Ilaria, anc'io sono un ... Elaniano della prima ora! Certo non si può dire che Hughes lo abbia tenuto nella stessa considerazione del suo predecessore: e i risultati, ahimè, parlano chiaro su chi dei due abbia ragione!!!
Robinho è un fenomeno!
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Un saluto
Antonio ;)
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