venerdì 6 marzo 2009

CITY-VILLA 2-0: NOI ITALIANI C'ERAVAMO!


Mercoledì 4 marzo 2009, ore 11 di un mattino piovosissimo, a Malpensa. Finalmente lo speaker chiama a presentarsi all'imbarco tutti i passeggeri del volo FlyBe diretto a Manchester: io non sto più nella pelle! E' il gran giorno del match di Premier scelto per la mia abituale trasferta per una gara casalinga del nostro City in Premier. Salgo sull'aereo già in trance e, per ammazzare l'ora e venti di volo, sfoglio un paio di quotidiani riflettendo sulla nostra stranissima stagione. Gol segnati finora = 43, davvero molti se si pensa che non abbiamo in organico un centravanti vero! Gol subiti = 36, ahimè sono un'enormità ed alcuni sono stati davvero clamorosi per il modo sciagurato in cui li abbiamo incassati. Cosa attendersi per stasera? Assenze importanti si annunciano: Bellamy, Robinho, Richards oltre ai soliti lungodegenti Petrov e Johnson. A farci visita saranno i Clarriet&Blues di Birmingham, autori finora di una stagione formidabile, addirittura quarti in classifica e quindi in piena lotta per un posto nella prossima edizione di Champions League. Un cliente davvero difficile, sulla carta, il club guidato dal nostro ex nell'81/82 Martin O'Neill, eppure ...
Atterraggio in perfetto orario, fuori il tempo si annuncia poco nuvoloso e un po' ventoso: mi avvio in sala d'attesa perché da Roma arriverà nel giro di una mezz'oretta un Citizen DOC conosciuto su FB. Alessio Rizzo compare all'improvviso, avvolto in una sciarpone skyblue fine Anni Novanta. Tempo un paio di minuti ed è come se ci conoscessimo da anni! Lo guardo ammirato mentre mi parla della sua passione, che è anche la mia, per la storia e le tradizioni di un club speciale come è il nostro Man City.
Dall'areoporto ci spostiamo alla Rail e, sorpresa delle sorprese, scopriamo che nevica e pure parecchio! Un segno del destino? Mah, fatto sta che dopo una decina di minuti le nuvole piano piano si diradano ed il cielo diventa sempre più blu. Alla Rail c'è un piacevole trenino che, in soli 20 minuti, ci accompagna tranquilli in centro città. Lì abbiamo prenotato un hotel proprio dietro Piccadilly Square e scopriremo quanto sia comoda questa sistemazione al momento di trasferirci allo stadio. Il bus 216, infatti, va e viene da qui fino al City Of Manchester impiegando 10 minuti, un quarto d'ora al massimo: d'altra parte noi siamo il City e giochiamo a Manchester, mentre altri vanno a rischiare l'incolumità personale verso la rovente periferia di Salford ... lasciamoli pure andare, gli stramaledettissimi rags, al loro destino!
Arriviamo allo stadio verso le otto e, appena entrati, ci accolgono i nostri cari amici Mancunians Ian e Phil. Con loro ripeto gli stessi riti propiziatori di ogni mia presenza sugli spalti: birra Forster acquistata nel Bert Trauttman Corner, strizzatina d'occhio maliziosa alle bariste davvero carine, poi come sempre la mamma di Ian, supertifosa baldanzosa che ha appena compiuto 73 anni, mi abbraccia e fa per la prima volta la conoscenza di Alessio. "Ah, che simpatici questi Popists italiani!" mormorerà poi compiaciuta di noi a suo marito John, rimasto a casa perché totalmente a digiuno di football.
A dieci minuti dall'inizio prendiamo posto nel nostro settore: è il 140, leggermente laterale rispetto alla mitica curva del North Stand, cuore che batte incessantemente per i nostri amati Blues. Io e Alessio rimaniamo estasiati: l'atmosfera è magnifica, il calcio qui è davvero una religione e noi, assieme agli altri 40.173 spettatori di questo City-Villa, ci sentiamo come i componenti di un coro gospel, partecipi come i giocatori, la terna arbitrale e i dirigenti ad una messa cantata di vero calcio!
Fischio d'inizio e si vede subito che sarà una grandissima partita! Il 4-2-3-1 di Hughes ha un solo anello debole: l'ecuadoregno Caceido, unica punta, non riesce a difendere un pallone che sia uno e per giunta si fa schiacciare all'indietro dalla ferrea difesa dei Villans. Tolto lui, gli altri Citizens però giocano tutti alla grande. E il pubblico? Ragazzi miei, ho ancora i brividi addosso a scriverne adesso! Qua e là la pancia del North Stand eccheggia di borbottii che, in un batter d'occhio, si trasformano nei leggendari canti ben noti a tutti: in campo, intanto, al 21° capita la prima grossa occasione sui piedi di Wright Phillips dopo fraseggio vorticoso con Elano e Ireland: sinistro fuori di un soffio! E' il prologo del gol che giunge un minuto dopo: lancio smarcante di Elano di nuovo a Shaunie che, mentre sta per fulminare dalla sinistra l'incolpevole Friedel, è messo giù da Milner. Il ref, impeccabile, indica subito il dischetto del rigore e, trenta secondi dopo, Elano trasforma dopo aver preso una strana rincorsa con un destro a mezz'altezza solo intuito dal bravissimo portiere statunitense dei Villans: 1-0 per noi!
La gara continua su ritmi elevati, c'è quel Luke Young che fa davvero prodigi sulla due fasce per loro ma, stasera, da entrambi i lati Zabaleta e Bridge sono colonne invalicabili, per lui come per gli altri suoi compagni. Le occasioni si susseguono da una parte e dall'altra, il primo tempo finisce e gli applausi per i nostri fioccano convinti: chissà se nella ripresa ...
Nell'intervallo la gente sciama verso l'immenso corridoio che collega tutti i settori dello stadio: nessuno che fa casino, visi sereni, tanti, tantissimi bambini accompagnati dai papà, dalle mamme e in certi casi dai nonni si sentono protagonisti anche loro dell'evento sportivo cui assistono. Questa è l'Inghilterra degli stadi, amici miei: paragonarla alla nostra povera Italia sarebbe un sacrilegio! Perché? Beh, i media come da noi cercano di seminare zizzania provocando qualche polemica ma loro, i giocatori e gli addetti ai lavori, conoscono una sola regola: tutto finisce lì, nel rettangolo di gioco, perchè i tifosi non vanno provocati con atteggiamenti spocchiosi, con simulazioni, o con dichiarazioni irrresponabili prima o dopo le gare: da noi, invece ...
Il secondo tempo, se possibile, è ancora più bello del primo! O'Neill sostituisce subito Davies, difensore centrale, con Carew, solido centravanti ex Roma e la potenza d'urto dei Villans minaccia sfracelli. Può il City difendere a lungo un vantaggio così esiguo? Sì, se si hanno a disposizione due difensori centrali come quelli di ieri: mai visto un Dunne così puntuale a spazzar via palloni e a far sportellate nei limiti di un sano agonismo, mai visto un Onuoha calmo e allo stesso tempo ruggente nel sopraffare qualsiasi iniziativa a pochi passi da Given. In compenso quando dalla nostra area di rigore possono ripartire i vari SWP, Elano ed Ireland lo spettacolo è garantito! Gioco a due, massimo tre tocchi che migliora di colpo quando, uscito Caceido, entra il giovane e puntiglioso Chad Evans: un secondo dal suo ingresso, di petto appoggia un bel cross da sinistra di Bridge all'accorrente Elano che spara di sinistro costringendo il solito Friedel ad una superparata in corner. Tutto sotto ai nostri occhi!
Il finale è palpitante, sembra che i Villans da un momento all'altro possano pareggiare e invece, a due dal termine, l'apoteosi! Il reaparecido Bojinov, entrato per pochi minuti di alta classe al posto di un Elano che ha ormai dato tutto, appoggia preciso a SWP sulla sinistra. SWP scambia in un nanosecondo con Ireland e va a raccogliere l'invito del suo compagno per estrarre dal suo cilindro magico un destro beffardo che va a spegnersi nell'angolino basso alla sinistra di Friedel. E' il 2-0 finale, ci abbracciamo tutti come se fossimo vecchi amici che han vinto al superenalotto: da quanti anni il City non giocava una partita così bella?
Ora siamo ottavi in classifica ma, quel che più conta, abbiamo una squadra che lotta e si diverte. Ce n'è voluto di tempo, ma io e Alessio torniamo felici in Italia, convinti di aver dato il nostro piccolo contributo alla causa di un City finalmente vincente, e senza discussioni!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Si rivede finalmente un vittoria del City...con una squadra quasi al vertice...queste vittorie danno morale...speriamo di vincere qualcosa anke fuori casa! :
C'mon City!

pdm ha detto...

Nei panni della dirigenza del City io vi assumerei a tempo pieno come portafortuna ufficiali!

F. ha detto...

Mi sembrava d'essere là. Grande Renato, vacci più spesso al COMS, visti anche i risultati!!!

PS. Parrà strano, ma quando gioca Elano... casualità?!