venerdì 31 ottobre 2008

BORO- CITY 2-0: REF & THE CITY



Comincia a farsi pesante, amici Citizens, il bilancio stagionale dei viaggi del nostro club fuori dal City Of Manchester Stadium! Altra prestazione timida al cospetto di avversari che dovevano riscattare il pesante 0-5 contro il Chelsea di Scolari e inevitabile sconfitta.

L'attenuante ci sarebbe: il solito arbitro o "ref", come lo chiamano nel Regno Unito, diciamo così immaturo per una ribalta importante come la Premier League. Dicono che il signor Mason abbia abboccato alla grande al cascatone del gigantesco Wheater su un tackle robusto e poco più del nostro giovincello Sturridge e che, in aperto contrasto col segnalinee vicino all'azione, abbia indicato troppo frettolosamente il dischetto del rigore della nostra area.

Si era quasi al 20° della ripresa e la trasformazione in gol di Afonso Alves ha cambiato improvvisamente volto a una gara dove eravamo stati noi i più pericolosi. Non è un caso se il giovane Turnbull, portiere avversario, è stato eletto alla fine !Man Of The Match"!

Il raddoppio a tempo scaduto del Boro è la ciliegina sulla loro torta: a noi Blues resta l'amarezza per non aver concretizzato le cinque o sei palle gol costruite prima del rigore contestato. Mark Hughes, scuro in volto, si è detto giustamente preoccupato per il modesto ruolino di marcia dei suoi ragazzi in trasferta.

Notevole però è il malumore di parecchi Citizens al seguito della squadra lassù al Nord d'Inghilterra nel constatare come il quartetto difensivo comprendesse, da destra a sinistra: Onuoha, Ben Haim, Dunne e Richards, schierato per la prima volta in carriera sulla fascia sinistra e parecchio spaesato in una posizione a lui totalmente ignota prima di ieri sera.

Pazienza, ci attende adesso il derby della Greater Manchester nel posticipo domenicale contro il Bolton attualmente penultimo in classifica: diretta TV su Sky Calcio canale 205, vuoi vedere che stavolta ...

martedì 28 ottobre 2008

DAL NOSTRO INVIATO A MANCHESTER


Manchester, Eastlands: domenica 26 ottobre, nona giornata di Premier League: ci siamo!Camminando verso lo stadio, alzo gli occhi e vedo azzurro sopra di me! Azzurro in strada, presagio di buena suerte, di quella che sarà una domenica di festa, scandita dal ritmo brasileiro dei nostri due campioni paulisti - manca purtroppo Jo, peccato! - oggi in campo.
Seguo i tifosi, mi lascio guidare dal loro fluire ordinato e allegro: arrivo al COMS con una buona mezz'ora d'anticipo ma davvero non c'è fretta! Tanto io ho il mio posto, quattro file sopra il bordocampo, ignaro di quello che sarà lo spettacolo proprio di fronte ai miei occhi, a pochi metri. Di fianco a me un signore, già sull'età, ogni tanto butta l'occhio sul mega scherma dove scorrono immagini di un passato glorioso: immagini suggestive di Maine Road, Bert Trautmann e il trio di Mexico 70, Helen The Bell e Denis Tueart, Malcolm Allison e Neil Young ... mio Dio, ho letteralmente i brividi quando la curva trascina tutto lo stadio a cantare Blue Moon!
One life, one love, one city. Lo speaker annuncia che con lo Stoke, mai vincente lontano dal Britannia Stadium ma sospinto da un tifo costante ed incessante, si giocherà la centesima partita al City of Manchester. Presagio di festa, così sarà.
Sin dalle prime battute del match si intuisce il netto divario tra le due formazioni: modesti i Potters, così in un battibaleno Robinho li trafigge su perfetto assist di Elano Blumer. Vedo il gol un pò lontano in prospettiva, ma tanto basta per balzare sulla mia sedia. L'unico sussulto della gara firmato Stoke viene sventato con grande bravura da Joe "Lion" Hart, fresco di rinnovo contrattuale per altre cinque stagioni in maglia skyblue.
Nella ripresa ecco che divento lo spettatore privilegiato di uno show, a ritmo di samba, al ritmo di Robinho, sempre più uomo squadra. Il bambino prodigio di Birmingham Daniel Sturridge, subentrato nel finale della prima frazione a un claudicante Ched Evans, si trasforma in delizioso assist man e lo manda facilmente in rete. Un boato del North Stand mi sommerge piacevolmente quando Danielino sfiora il tris: Sorensen coraggiosamente glielo nega. Si rifà poco più avanti, la magica coppia Sturridge-Robinho, con l'azione meravigliosa del terzo e definitivo gol. Esulto assieme al mio settore mentre squarci di sole trafiggono un cielo nero, diventato scuro improvvisamente con un violento acquazzone che accompagna gran parte del secondo tempo. Il folletto carioca esulta saltando, quasi come se volesse abbracciare uno alla volta tutti noi, 44mila spettatori festanti del COMS. Noto con ammirazione che lo spicchio di folla arrivato a sostenere lo Stoke non smette di tifare, composto malgrado la sconfitta, i propri beniamini: quasi come da noi in Italia, vero amici Citizens?
Game, set, match: il nosro City non corre, non riesce ad abbuffarsi, forse non vuole. Esco dallo stadio sotto la pioggia, fitta, tipica del Nord dell'Inghilterra. Sono contento, chiudo gli occhi e, nel salire sull'aereo che mi riporterà lunedì mattina alla Malpensa, rivedo Robinho saltare, felice dopo questa sua prima tripletta a Manchester. C'm on City forever!

Alex Mariani - ITALIAN BLUE MOON

domenica 26 ottobre 2008

CITY-POTTERS 3-0: TRIPLO ROBINHO!


La stella brasiliana proveniente dal Real Madrid oggi, davanti a poco più di 44mila spettatori, ha deciso praticamente da solo con una splendida tripletta la gara interna contro la neopromossa Stoke City. Un reportage più approfondito della nostro bella vittoria verrà postato sul nostro blog appena possibile dal nostro inviato speciale Alex Mariani: come on City forever!

martedì 21 ottobre 2008

NEWCASTLE-CITY 2-2: CHE OCCASIONE SPRECATA!



Comunardo Niccolai era un ottimo stopper del Cagliari campione d'Italia 1970 nonché titolare, nello stesso anno, della nazionale nei famosi mondiali del Messico. Ieri sera al St James Park Richard Dunne, forse invidioso della fama indiscussa che il povero Niccolai s'era conquistato nella sua lunga carriera, ha provato ad emularlo segnando nella nostra porta un autogol semplicemente da antologia!
Era il 62° minuto di una gara tesa e combattuta. Corner di Geremi con traiettoria tesa ma assolutamente facile da controllare per il nostro capitano, solo soletto, sul limite dell'area piccola. E invece è successo il patatrac: la follia s'è impadronita, in quel lungo e maledetto istante, dell'esperto difensore irlandese che, al volo, ha spedito di sinistro la sfera nell'angolino sul palo alla sinistra dell'esterrefatto Hart. I padroni di casa erano rimasti in dieci dal 13° minuto per l'espulsione di Beye (fallo da ultimo uomo e da dietro in piena area di rigore su Robinho lanciato a rete) e il nostro fantasista aveva trasformato con freddezza il rigore dell'1-0. I ragazzi in skyblue, invece di controllare agevolmente la situazione tattica così favorevole, si sono letteralmente addormentati in campo malgrado la folla dei Magpies urlasse tutto il suo disappunto verso l'arbitro Styles, reo solo di aver sanzionato alla perfezione un fallo così enorme del difensore di casa. Nessun pericolo dalle parti di Hart, ma anche tanta, tanta imprecisione nella nostra circolazione di palla e quasi nessuno stimolo a ricercare prima dell'intervallo il gol del raddoppio. Il Newcastle, giova ricordarlo, sta attraversando un momento drammatico della sua lunga storia perché, in attesa che il suo attuale proprietario trovi un nuovo compratore, si sta barcamenando con un manager a tempo limitato. Insomma, quando mancava solo una manciata di minuti alla fine del primo tempo, la crudele legge del contrappasso s'è materializzata attraverso il fortunoso gollonzo del redivivo Shola Ameobi, un attaccante che segna un gol ogni 50 presenze in Premier.
Ben tre rimpalli incredibili fra i nostri difensori e lui che, trovatosi solo davanti a Hart, cicca letteralmente il pallone spedendolo con una traiettoria velenosa nel set alto alla sinistra. 1-1 e tutto da rifare per noi, ma abbiamo contro una squadra in dieci, e quindi ... Alla ripresa delle operazioni il nostro City sembra una squadra di collassati che vaga su e giù per il campo, mentre i bianconeri del Nord d'Inghilterra giganteggiano fra un tackle e l'altro attaccando in massa la nostra povera difesa. Diciamolo chiaramente, amici Citizens: l'autogol del nostro povero Dunne, anche se assurdo, è stata la diretta conseguenza dei venti minuti più brutti di questa nostra strana stagione!
Preso il gol e perso anche per infortunio, speriamo non grave, Micah Richards, i ragazzi hanno cercato di chiudere nella loro metacampo il Newcastle alla ricerca disperata del pareggio. Tolti il solito genietto Ireland e il lucido e generoso Ben Haim, però, quanta mediocrità in tutti gli altri giocatori! C'è voluta una gran giocata a 5 minuti dal termine di un Robinho altrimenti pallida fotocopia del campione ammirato nella Selecao per mandare in rete il magico talento di Cork: 2-2 finale, primo pareggio in stagione ma anche enorme delusione per noi tifosi che, da una squadra con mezzi e con nomi così altisonanti, ci aspettiammo di meglio dello squallore attuale!
Domenica prossima arriverà al City Of Manchester la neopromossa Stoke City e, quel che più conta, sarà sugli spalti l'inviato speciale di Italian Blue Moon Alex Mariani. Caro Alex, mi raccomando: nella buona come nella cattiva sorte sostieni fino in fondo gli azzurri di Manchester anche da parte nostra e, soprattutto, mandaci appena puoi il tuo approfondito reportage!

giovedì 9 ottobre 2008

ROBINHO SU PHOTOSHOP


Chi ha ideato il fotomontaggio qui sopra? Si chiama Mark Boyd, ha 38 anni e, pur vivendo a Bristol, tifa City da quando andò a Wembley con uno zio originario del Lancashire e scoprì gli eroici Blues di Corrigan, Reid e Tueart soccombere a testa alta, nel replay della FA Cup, contro gli Spurs di Archibald, Ardiles e Villa. Era il 15 maggio 1981.
The Guardian, quotidiano fra i più diffusi nel Regno Unito, brilla da sempre per il suo acceso anticonformismo. Dopo il take over del nostro City, la redazione sportiva ha messo in palio 100 £ per colui che, usando la celebre tecnica Photoshop di Microsoft, avesse realizzato l'immagine più accattivante del primo mega-acquisto dello Sceicco Mansour. A vincere il premio è stato questo originale fotomontaggio di Mark su un Robinho alias Robin Hood, cioè un principe delle palle perse quasi identico al principe dei ladri per eccellenza. Ringraziamo i colleghi del Guardian e il bravissimo Mark per averci dato l'autorizzazione a riprodurre per l'Italia questa bellissima immagine. Sperando che la realtà del campo, come sempre, confermi le prime impressioni su un talento cristallino come Robinho: un ragazzo destinato secondo noi a spopolare per molti anni negli stadi di tutto il mondo con indosso la magica casacca n° 10 dei nostri amati Skyblues!

martedì 7 ottobre 2008

COPPA UEFA: ECCO IL GIRONE DEL CITY!



6 novembre, ore 20.00: MAN CITY - TWENTE ENSCHEDE (NL)

27 novembre, ore 20.00: SCHALKE 04 (D) - MAN CITY

3 dicembre, ore 20.00: MAN CITY - PARIS ST GERMAIN (F)

18 dicembre, ore 20.00: RACING SANTANDER (E) - MAN CITY

Praticamente impossibile dare giudizi di primo acchito sul sorteggio della prima fase a gironi della Coppa UEFA. Sappiamo che passeranno questo turno le prime tre. Due i motivi, però, per sentirsi moderatamente ottimisti. Il primo è che, facendo tutti gli scongiuri del caso, fin dall'esordio contro gli olandesi allenati dall'ex ct della nazionale inglese Mc Claren avremo a disposizione giocatori attualmente in infermeria importanti come Darius Vassell, Michael Johnson e Benjani Mwaruwari. Il secondo è che, nelle scorse stagioni trascorse a Blackburn, Mark Hughes ha sempre avuto picchi di rendimento più alti proprio a partire da novembre. In attesa di arrivare a gennaio, mese decisivo per comprendere quale altro pezzo pregiato arricchirà la nostra rosa col denaro elargito generosamente dallo Sceicco Mansour, gli esami per Richards e compagni proseguono a ritmo forsennato. In alto i cuori, amici Blues, per ora la speranza di vedere il City in Italia è rimandata alla prossima primavera!

lunedì 6 ottobre 2008

CITY-REDS 2-3: THE DAY AFTER

(foto di Ian Dockry)

Come ci si sente, amici Citizens, dopo aver sfiorato una grande impresa? Sguardo perso nel vuoto, ossa rotte, sensazione di nausea, ricerca scriteriata sul perchè o per come le cose non sono andate per il verso giusto. Per un tempo, il primo, il rinnovato City di Mark Hughes ha giocato come il gatto col topo: avevamo di fronte il grande Liverpool di Gerrard e di Torres, mica una squadretta qualsiasi! Ebbene, con infinita umiltà e pazienza, i nostri ragazzi hanno tenuto botta di fronte ai fraseggi infiniti del centrocampo di Rafa Benitez, cercando di replicare con improvvise percussioni nel cuore della loro difesa più impenetrabile dell'Invinciblie Armada. A loro il dominio del gioco, a noi i gol! Increduli ed ebbri di gioia abbiamo assistito ai due gol di Steve Ireland e, gemma davvero inattesa, dell'orgoglioso terzino sinistro basco Javier Garrido: una foglia morta alla Mariolino Corso d'annata sulla quale si è vanamente proteso un solitamente imperforabile Pepe Reyna!

Alla ripresa delle ostilità i reds hanno continuato a ruminare il loro calcio totale, fatto di possesso palla persino esasperato ma anche di pericolosi cambiamenti di ritmo capaci di stendere in un attimo qualunque difesa. Il Nino madrileno si è così materializzato dal nulla nel cuore della nostra area di rigore finalizzando l'ennesima incursione pericolosa sulla destra del suo connazionale Arbeloa: il 2-1 ci ha fatto scorrere immediatamente brividi intensi sulle nostre schiene, e infatti ...

Il patatrac, l'episodio sfavorevole che ha sconvolto gli equilibri di questa sfida comunque ben preparata dal nostro Mark Hughes, è arrivato al 67°. Un'entrataccia sconsiderata di Pablo Zabaleta su Xavi Alonso gli è valsa la sacrosanta espulsione: un paio di minuti dopo il loro giovane stopperone Skrtel ha commesso un bruttissimo intervento a martello sul gluteo sinistro di Jo, costretto ad uscire lasciando il nostro attacco senza un prezioso punto di riferimento. Cosa è successo? Ma diamine, amici, noi siamo il City, mica i rags!

I cugini, mannaggia a loro, non hanno che da lamentarsi, e subito vengono accontentati: vedi rigore calsalingo contro il Bolton, o gol con chiara trattenuta al portiere segnato sabato nella trasferta di Blackburn! I buchi di bilancio dei Glazer, d'altra parte, vanno chiusi in qualsiasi modo, altrimenti sai la moria della vacche nel lontano Bangladesh o nel Vietnam, dove miriadi di bimbi inermi lavorano indefessamente alla produzione dei loro fottutissimi articoli griffati? Inutile, loro sono e restano il Potere Consolidato, noi non lo diventeremo mai!
Naturalmente il misfatto del difensore avversario è stato colpevolmente ignorato dal modesto arbitro Walton. Avrei voluto vederli, gli arrembanti reds, privati anche loro di un uomo e costretti a sostituirlo con un altro difensore centrale, e invece ...

Invece è successo l'inevitabile: in più e migliori di noi come intensità di gioco, i reds hanno dapprima pareggiato al 73° con Torres – uscita davvero avventata di Joe Hart sul corner di Gerrard! - per poi trovare il gol del 3-2 finale col generosissimo olandese Dirk Kuyt, l'uomo ovunque del meraviglioso complesso di Benitez.

Il ritrovato Elano è stato il migliore dei nostri, ma va detto che nessuno dei Citizens, compreso l'irruento Zabaleta, ieri ha giocato sotto la sufficenza: è che loro, la squadra capolista della Premier, forti lo erano anche prima del match di ieri. Se poi gli episodi favorevoli han girato tutti in direzione della Merseyside ...

venerdì 3 ottobre 2008

ELANO, UOMO CHIAVE DEL CITY


Per aspera ad aspera! Un City davvero col braccino ottiene la vittoria di misura anche nel ritorno ed elimina dalla competizione europea i volenterosi ciprioti dell'Omonia di fronte a un City Of Manchester pieno solo a metà. La qualificazione così ottenuta per i gironi della Coppa UEFA ha un valore particolare per noi, tifosi italiani dei Blues mancuniani: quasi certamente, nel sorteggio di martedì prossimo, incroceremo un club italiano e, quindi, potremo programmare un bel viaggetto per ammirare dal vivo i nostri beniamini!
Primo tempo un po' interlocutorio, con i nostri campioni che sembravano giocare col freno a mano tirato limitandosi ad amministrare, fra un torello a centrocampo e l'altro, il 2-1 conseguito in trasferta due settimane prima. Poi nella ripresa Ireland e Robinho alias i Geni della Lampada si sono scatenati e due gol bellissimi di Elano Blumer - finalmente ai livelli dello scorso girone d'andata della Premier - e del piccolo grande Shaun Wright Phillips hanno archiviato la pratica UEFA. Gol della bandiera meritato per i coraggiosi avversari nel finale. Però, che dormita, ragazzi, la nostra difesa sui corner! Se non la smettiamo con questi errori di posizione, hai voglia a sperare di arrivare al vertice già questa stagione!
E ora ci tocca il Liverpool in casa domenica pomeriggio. Partita sulla carta impossibile, dato il divario tecnico tra noi e loro: oltre a tutto il grande Steve Gerrard è annunciato in uno stato di forma semplicemente pazzesco. Stadio ovviamente tutto esaurito: riusciranno i nostri eroi a ...?