martedì 28 ottobre 2008

DAL NOSTRO INVIATO A MANCHESTER


Manchester, Eastlands: domenica 26 ottobre, nona giornata di Premier League: ci siamo!Camminando verso lo stadio, alzo gli occhi e vedo azzurro sopra di me! Azzurro in strada, presagio di buena suerte, di quella che sarà una domenica di festa, scandita dal ritmo brasileiro dei nostri due campioni paulisti - manca purtroppo Jo, peccato! - oggi in campo.
Seguo i tifosi, mi lascio guidare dal loro fluire ordinato e allegro: arrivo al COMS con una buona mezz'ora d'anticipo ma davvero non c'è fretta! Tanto io ho il mio posto, quattro file sopra il bordocampo, ignaro di quello che sarà lo spettacolo proprio di fronte ai miei occhi, a pochi metri. Di fianco a me un signore, già sull'età, ogni tanto butta l'occhio sul mega scherma dove scorrono immagini di un passato glorioso: immagini suggestive di Maine Road, Bert Trautmann e il trio di Mexico 70, Helen The Bell e Denis Tueart, Malcolm Allison e Neil Young ... mio Dio, ho letteralmente i brividi quando la curva trascina tutto lo stadio a cantare Blue Moon!
One life, one love, one city. Lo speaker annuncia che con lo Stoke, mai vincente lontano dal Britannia Stadium ma sospinto da un tifo costante ed incessante, si giocherà la centesima partita al City of Manchester. Presagio di festa, così sarà.
Sin dalle prime battute del match si intuisce il netto divario tra le due formazioni: modesti i Potters, così in un battibaleno Robinho li trafigge su perfetto assist di Elano Blumer. Vedo il gol un pò lontano in prospettiva, ma tanto basta per balzare sulla mia sedia. L'unico sussulto della gara firmato Stoke viene sventato con grande bravura da Joe "Lion" Hart, fresco di rinnovo contrattuale per altre cinque stagioni in maglia skyblue.
Nella ripresa ecco che divento lo spettatore privilegiato di uno show, a ritmo di samba, al ritmo di Robinho, sempre più uomo squadra. Il bambino prodigio di Birmingham Daniel Sturridge, subentrato nel finale della prima frazione a un claudicante Ched Evans, si trasforma in delizioso assist man e lo manda facilmente in rete. Un boato del North Stand mi sommerge piacevolmente quando Danielino sfiora il tris: Sorensen coraggiosamente glielo nega. Si rifà poco più avanti, la magica coppia Sturridge-Robinho, con l'azione meravigliosa del terzo e definitivo gol. Esulto assieme al mio settore mentre squarci di sole trafiggono un cielo nero, diventato scuro improvvisamente con un violento acquazzone che accompagna gran parte del secondo tempo. Il folletto carioca esulta saltando, quasi come se volesse abbracciare uno alla volta tutti noi, 44mila spettatori festanti del COMS. Noto con ammirazione che lo spicchio di folla arrivato a sostenere lo Stoke non smette di tifare, composto malgrado la sconfitta, i propri beniamini: quasi come da noi in Italia, vero amici Citizens?
Game, set, match: il nosro City non corre, non riesce ad abbuffarsi, forse non vuole. Esco dallo stadio sotto la pioggia, fitta, tipica del Nord dell'Inghilterra. Sono contento, chiudo gli occhi e, nel salire sull'aereo che mi riporterà lunedì mattina alla Malpensa, rivedo Robinho saltare, felice dopo questa sua prima tripletta a Manchester. C'm on City forever!

Alex Mariani - ITALIAN BLUE MOON

2 commenti:

Francio McLintock#5 ha detto...

Su Upton park: è come quando ti vedi una gara di motogp a Laguna Seca o una di F1 a Spa,sono palcoscenici magici che esaltano la competizione.
Lo stesso Upton Park conserva ancora il fascino di una volta e per di più gli attori,domenica, hanno recitato da favola!!!

-I miei complimenti per lo stupendo racconto di Alex e per l'hat-trick del vostro talismano;)
Un saluto,anche se quella di Cesc me la potevi risparmiare(sigh!!!!!)

citizen76 ha detto...

Che libidine!