lunedì 11 maggio 2009

UTD-CITY 2-0: CHE GRIGIORE!


Il 151° derby di Manchester, se da un lato regala agli stramaledettissimi cugini una vittoria che significa quasi certezza di conquista del 18° titolo nazionale, a noi Citizens lascia un pugno di mosche in mano. Colpiti al 18° da una punizione dal limite non certo irresistibile del Nino di Madera e definitivamente affondati dal raddoppio allo scadere del primo tempo ad opera del loro separato in casa, l'argentino Carlos Tevez: nulla ha funzionato nelle scelte tattiche, ancora una volta deludenti, fatte da Mark Hughes! I tre fantasisti alle spalle del poverocristo Caceido son parsi subito poco o per nulla ispirati. I due centrocampisti difensivi, mentre gli avversari ruggivano su ogni pallone, parevano due personaggi in cerca d'autore: mai una diagonale indovinata, pressing solo accennato e, per contro, un'enormità di palle perse preda dei famelici centrocampisti agli ordini di Sir Alex. Tutto troppo facile per i cugini, insomma, e derby che va archiviato il più presto possibile: a malapena si salvano dall'insufficenza i soli Richards, Onuoha e Dunne, mentre per la prima volta in stagione ha toppato alla grande Ireland, quasi travolto dalle trame di gioco ordinate del loro collettivo e incapace di qualsiasi reazione.
Che grigiore, amici! Ora ci attende sabato prossimo un altro impegno proibitivo, almeno sulla carta, in trasferta: gli Spurs di Harry Redknapp vorranno di sicuro congedarsi dal loro pubblico con un successo che faccia dimenticare il bruttissimo inizio di stagione quando a dirigerli c'era il manager spagnolo Juande Ramos. E noi tifosi? Beh siamo ormai tutti proiettati al prossimo 12 agosto, giorno in cui comincerà la prossima Premier League. Chi sarà seduto sulla panchina del Manchester City? Ancora Hughes o ...

mercoledì 6 maggio 2009

CHE RAZZA DI DERBY CI ASPETTA?


Domenica, 10 maggio: primo pomeriggio a Salford, periferia nord-ovest di Manchester. Un Davide in divisa completamente celeste va a sfidare l'impressionante Golia rosso mattone, appena qualificatosi con grande merito per la seconda finale consecutiva di Champions League, nella sua tana disseminata di trappole e di grandi giocatori come Giggs, Rooney, Evra, Anderson e soprattutto lui: il Pallone d'Oro in carica Cristiano Ronaldo. Avranno pure un mare, anzi, un vero e proprio oceano di debiti, i sudditi di Sir Alex, ma che momento di forma pazzesco stanno attraversando! Ieri sera hanno letteralmente asfaltato i giovani e ambiziosi Gunners in casa loro con una sicurezza nei propri mezzi addirittura imbarazzante: cosa faranno di noi, allora, fra le mura amiche dello Swamp? Sarà ancora una volta Davide contro Golia? 

Certo, rispetto all'andata, noi Citizens siamo migliorati, e anche parecchio! Il mercato di gennaio ha permesso a Mark Hughes di avere a disposizione un portiere più esperto dell'ancor troppo acerbo Joe Hart. Shay Given, irlandese forse non molto alto ma dal fisico compatto e dai riflessi fenomenali, ha in effetti contribuito a rendere più sicura la nostra difesa. Così come stiamo ammirando, partita dopo partita, il senso della posizione e gl'inserimenti puntuali sulla sua fascia di competenza dell'ex nazionale Wayne Bridge. Garrido e Ball, prima di lui, denunciavano regolarmente lacune pericolose dal punto di vista tecnico e tattico: il bravo londinese, costretto al Chelsea a fare la riserva all'insopportabile Ashley Cole, ha finalmente l'occasione di dimostrare il suo valore giocando costantemente.

A centrocampo siamo riusciti a riformare, dopo le belle prove nell'Amburgo delle scorse stagioni, una solida coppia di mastini affiatatissimi. Vincent Kompany e Nigel de Jong, rispettivamente nazionali del Belgio e dell'Olanda, sono sempre a caccia di palle perse che talvolta riescono a tramutare in aperture interessanti per le ripartenze veloci dei vari Ireland, Robinho e Wright Phillips.

Ma ancora più importante per l'economia del nostro nuovo gioco – e questo merito va riconosciuto a Mark Hughes – è stato lo spostamento a centrocampo del fantastico argentino Pablo Zabaleta. Proveniente dall'Espanol di Barcellona, questo ragazzo è davvero in grado di ripercorrere la carriera di un altro suo straordinario connazionale: mi riferisco a Javier Zanetti, come lui partito titolare a destra in una difesa a quattro e successivamente adattatosi magnificamente nel ruolo di cursore e intercettatore infaticabile a centrocampo nell'Inter.

Se a tutto ciò aggiungiamo la ritrovata voglia di giocare del duo ex Santos Robinho-Elano, i progressi sotto porta dell'ecuadoregno Caceido e l'incredibile elevata costanza di rendimento di Stephen Ireland e Nedum Onuoha, due fantastici ragazzi del nostro inesauribile vivaio, l'esito della sfida stracittadina non appare poi così scontato.

In fondo il City, come mi ha comunicato stamane il caro amico Fabio Rinaldi, viene dato 9 a 1 vincente sui fenomenali cugini dalle principali società di scommesse. Io una ventina di euro li punterei, e voi?

lunedì 4 maggio 2009

CITY-ROVERS 3-1: SIAMO OTTAVI!

foto di Richard Tucker

Impiega i primi 45 minuti il nostro City ad ottenere il 12° successo casalingo della stagione. Eppure avevamo di fronte i Rovers, bellicosi vicini di casa alla disperata ricerca di punti per non retrocedere. Ma quando a decidere le sorti di un incontro sulla carta così incerto provvede il ritrovato Genio della Lampada, al secolo l'impareggiabile Elano Blumer, è notte fonda per qualsiasi avversario metta piede al City Of Manchester!
Assist raffinato con un cross dalla destra in occasione del primo gol, in verità un po' fortunoso, di Big Phil Caceido. Quindi corner dalla parte opposta convertito in rete dal suo connazionale Robinho, arrivato con questa a 15 reti segnate con i nostri colori. Infine trasforma da par suo il rigore assegnato con troppa generosità dall'arbitro spiazzando l'ex nazionale inglese Robinson. 
Elano, ma quanto ci eri mancato finora? Ce lo chiediamo tutti, ripensando al lungo e opaco periodo che ha preceduto il match sfortunato di ritorno dei quarti di finale di Coppa UEFA con l'Amburgo. Da quella sera in poi, Mr Hyde è tornato finalmente ad essere Dr Jeckyll per la gioia di tutti noi che vogliamo bene al City: d'improvviso undici giocatori anonimamente messi in campo da un manager troppo insicuro di sè e di loro si sono trasformati in un collettivo capace di scalare, in poche settimane, posizioni su posizioni in classifica.
I 43mila e più presenti sugli spalti sabato scorso si son già dati appuntamento per l'ultima gara di questo controverso campionato: si festeggerà, indipendentemente dall'esito delle prossime partite, per far capire a tutti che questa è stata davvero l'ultima stagione di un'era. Quale? Ma quella di un club in continuo saliscendi, privo di ambizioni, di fondi per realizzarle, di programmi e di idee per rilanciarsi. Anche noi di Italian Blue Moon, naturalmente, saremo in prima fila per applaudire i nostri beniamini: in Italia o lassù al COMS, amici Citizens, mi sa che stavolta ci divertiremo come matti!