lunedì 28 luglio 2008

GIU' LE MANI DA JOHNSON!


A sud di Manchester c'è una ridente cittadina di 40mila anime di nome Urmston. Classico assembramento ordinatissimo di villette a schiera con annesso giardino, quando Michael Johnson vi nacque vent'anni fa Urmston era famosa essenzialmente per due buoni motivi. Il primo: Sir Bobby Charlton, colui che fu il maggior protagonista dello storico successo nei Mondiali d'Inghilterra del 1966, era il suo più illustre cittadino. Il secondo: sovente a seminare il panico per le troppo tranquille vie cittadine provvedeva una Volkswagen Karmann Ghia giallo limone. Alla sua guida nientepopodimeno che il musicista pop Kid Creole, affermato leader dei Coconuts, che a Urmston ha pure trovato moglie. Ma il terzo motivo per il quale questo sonnacchioso borgo del Lancashire potrebbe essere ricordato è quasi certamente aver dato i natali al centrocampista biondo con la maglia n° 6 degli skyblues di Manchester. Jonno, questo il suo soprannome da quando impressionò i tifosi nelle sue prime esibizioni nell'Academy di Jim Cassell, ha molti, troppi estimatori. I due clubs di Liverpool, Arsenal e Tottenham sono sulle sue tracce da mesi, ormai: perché? In fondo, a riflettere bene, un board ambizioso e apparentemente senza problemi finanziari di alcun genere come il nostro mai e poi mai si dovrebbe privare di un giovane così promettente come il giovanotto di Urmston. E invece ... le malelingue da tempo sussurrano del suo temperamento bizzoso e, cosa ancor più grave se fosse vera, della sua tendenza ad alzare un po' troppo il gomito nei pubs con gli amici.
Con tutto ciò, in attesa dei colpi di mercato che secondo noi Mark Hughes sferrerà solo al termine di agosto, io dico: giù le mani dal nostro Johnson! Ha classe eccelsa, una visione di gioco che lo avvicina, nei ricordi dei tifosi Citizens più anziani, a un certo Colin "Ninskij" Bell. E' discontinuo e alterna per ora grandi prestazioni ad altre davvero abuliche. Ma, signori miei, esiste forse un centrocampista centrale col vizietto dell'assist e dei gol paragonabile a lui? No di certo, quindi ci auguriamo vivamente di applaudire a lungo le sue performance coi luminosi colori del nostro City.

martedì 8 luglio 2008

BUONA FORTUNA, GAUCHO!


Cari amici Citizens, facciamocene una ragione: Ronaldinho non vestirà mai la maglia n° 10 del Manchester City! Garry Cook, l'ex uomo Nike fortemente voluto dal Dr Thaksin per fare del nostro club uno dei più prestigiosi al mondo, gli avrebbe offerto ben 130mila £ alla settimana per i prossimi 5 anni. Niente da fare! Il fratello e plenipotenziario Roberto De Assis ha rispedito al mittente la pur generosa offerta. Milan e Chelsea, infatti, sarebbero in attesa di un segnale dalla proprietà del Barcellona che, dopo le elezioni che domenica hanno visto uscire indebolita la posizione del presidente Juan Laporta, vuole liberarsi al più presto del fantasista di Porto Alegre.
La volontà del giocatore va rispettata ed i blaugrana non possono correre il rischio di trattare con il pur ricchissimo City senza l'assenso del brasiliano e del suo staff. Il Gaucho va allontanato al più presto dalla Catalogna: perchè? Le immagini desolanti del suo tracollo fisico, pubblicate on line una decina di giorni fa, parlano chiaro: Ronaldinho è l'ombra del brillante trascinatore del Barca di qualche stagione fa! Lo sguardo perso nel vuoto e quell'adipe così evidente sottolinea oggi come le chiacchiere su certi eccessi della sua vita privata siano, purtroppo per lui, verosimili. Manchester non è e non sarà mai l'ambiente giusto per ricostruire un calciatore della sua fama. A noi tifosi degli Skyblues tocca guardare il bicchiere mezzo pieno: d'accordo, c'eravamo un po' illusi di poter applaudire rapiti certe sue giocate incredibili. Però Mark Hughes, appena insediatosi, ha bisogno di campioni giovani e motivati che si ammazzino di fatica in allenamento e in partita per vincere più gare possibili. Può farci davvero comodo il Ronaldinho attuale? Certo che no! Il nostro azionista di maggioranza, quindi, investirà nei prossimi giorni altri milioni di sterline su giocatori magari meno famosi di lui, ma sicuramente più affidabili sul piano atletico e tecnico. Buona fortuna a te, grande campione in crisi! Dovunque andrai ogni tifoso dei Blues, gente che adora i grandi calciatori a prescindere dalla divisa che indossano, continueranno a simpatizzare per te!

giovedì 3 luglio 2008

BEN ARRIVATO, JO!

Martedì 2 luglio: riparte ufficialmente oggi col primo grande colpo di mercato la scalata alle Top Four del calcio inglese da parte del nostro Man City! Nella conferenza stampa convocata in sede, Mark Hughes ha annunciato ai presenti l'acquisto dell'attaccante brasiliano Joao Alves De Assis Silva. 21 anni, una sola presenza finora nella Selecao, questo giovane è proveniente dal CSKA di Mosca dove ha realizzato la bellezza di 44 reti in 77 gare ufficiali. Jo era stato messo tra gli obiettivi di mercato già a gennaio scorso da Eriksson che lo aveva contattato tramite i buoni uffici del mitico agente e procuratore di calciatori Pini Zahavi. Raccolta l'eredità dello svedese, Hughes non ha avuto dubbi nel proseguire la trattativa che, tra molte difficoltà, ha finalizzato solo ieri dopo l'OK del Ministero del Lavoro britannico alla sua richiesta di un permesso di soggiorno per motivi professionali.
Jo è la classica prima punta dotata da madre natura di un fisico da pantera abbinato a una predisposizione naturale per il gol. Chi di noi ricorda la sua prestazione da favola, coronata da una doppietta, a San Siro contro l'Inter nell'ultima edizione di Champions League? Ieri ai giornalisti il ragazzo ha dichiarato di averci scelto perchè conquistato dalla grinta e dalla grande stima dimostrata subito nei suoi confronti dal nostro nuovo manager. In effetti, nel modulo 4-4-2 che Hughes starebbe studiando nella prossima stagione per i nostri skyblues, una bocca di fuoco come la sua verrà alimentata in continuazione soprattutto con palloni provenienti dalle due fasce laterali.
Il clima freddo di Manchester dovrebbe rivelarsi come la primavera a Ipanema o a Bahia per il nostro nuovo n° 14 dopo i lunghi mesi trascorsi al gelo nei poco accoglienti stadi russi. Finora è l'acquisto più caro della nostra lunga storia: ma, per una volta, tutti gli addetti ai lavori sono concordi nel dire che i 19 ml £ investite dal Dr Thaksin su di lui saranno davvero ben spese. Sarà solo il primo della seconda ondata di nuovi volti ingaggiati per fare del City un grandissimo club? Dita incrociate, amici blues!