martedì 29 aprile 2008

SE IL RE NON SI DIVERTE PIU'



"There is no smoke without fire!": non ci può essere fumo se non c'è un fuoco! Ian Dockry, oltre che un grandissimo amico, è una colonna portante del tifo Skyblue a Manchester e mi ha inviato questo salace commento in risposta alla mia curiosità sulle voci, ormai incontrollate, che danno per concluso a fine stagione il rapporto fra Sven Goran Eriksson e il City. E' stato lo stesso manager svedese, oggi, a confessare ai cronisti dei media britannici che, fino al termine della Premier League, non sono previsti più incontri di nessun genere fra lui e l'attuale azionista di maggioranza, Thaksin Shinawatra. La stragrande maggioranza di noi tifosi è ovviamente disorientata, annichilita, amareggiata. La rottura fra i due è ormai irreversibile e il motivo è presto detto: il Re non si diverte più da tempo e, incurante della stima che tifosi, addetti ai lavori e giocatori della rosa hanno per Svennie, ha deciso di cambiare manager. E' una decisione dettata dalla frettolosa incompetenza di chi ha acquistato il nostro glorioso club per due buone ragioni. La prima: malgrado decenni d'insuccessi, il City ha un incredibile numero di fans sparsi un po' in tutto il mondo e vanta una media spettatori fra le più alte d'Europa. La seconda: il nostro club, grazie anche a sponsorizzazioni intelligenti come quella della grandissima agenzia di viaggi Thomas Cook, è molto appetibile per la vendita di prodotti legati al merchandising sui ricchi mercati asiatici. La mancata conquista di un posto in UEFA, che sembrava certa a fine dicembre, deve aver fatto molto arrabbiare il ricco finanziere thailandese. Ma, in tutta sincerità, ci domandiamo un po' tutti noi Citizens: davvero Mr. Thaksin ha fatto tutto quanto in suo potere per allestire una rosa di giocatori così competitiva? Quanti soldi sono stati spesi nel mercato di gennaio? Oltre all'acquisto in extremis del solo Benjani, necessario per compensare la partenza alla Lazio di Rolando Bianchi, non è arrivato nessun altro grande giocatore. Nè Eriksson, nè altri manager al suo posto avrebbero potuto fare di più e meglio in soli dieci mesi! Il calcio, caro azionista di maggioranza, sfugge alla logica fredda del mondo degli affari: arrivare al vertice della Premier League in soli tre anni, quando si è reduci da almeno quindici annate di delusioni in serie, era ed è un'impresa titanica! Mandare via Svennie sarà solo una dispendiosa perdita di tempo e di denaro e, sia ben chiaro, troverà tutti noi fans italiani dei Blues totalmente solidali col bravissimo manager svedese. Su a Manchester c'è aria di rivolta: il fuoco appiccato dall'uomo d'affari del Sud Est asiatico sta già ardendo, per spegnerlo lui ha solo da rimangiarsi la decisione presa. Ma non lo farà: a noi Citizens piace un calcio che resti leale competizione fra clubs e non materia per esperti di project marketing. L'allontanamento di Svennie, caro Mr. Thaksin, ci sta deludendo assai! Ma non ti preoccupare per noi: useremo tutti i modi, naturalmente leciti, per fartelo capire!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

CIAO RENATO ,
IL MONDO DEL CALCIO E’ PIENO DI GENTE INCOMPETENTE IN MATERIA ,
OLTRE ALL’ ITALIA , PATRIA DA SEMPRE DI CIALTRONI.
PURTROPPO L’ INGHILTERRA CON QUESTI MILIARDARI STRANIERI
STA ROVINANDO QUEL FANTASTICO AMBIENTE CHE LASSU’ REGNA ANCORA SEMI-INTATTO.

BUONA GIORNATA

ALBERTO

citizen76 ha detto...

Ma infatti!
Come si può mandare via Eriksson dopo solo un anno?
Anche se per un certo periodo le cose sono andate ben oltre le più rosee previsioni, non dobbiamo scordarci che il nostro campionato lo abbiamo fatto e quasi sempre con titolari non a disposizione, senza scordarci che la mostra squadra è composta per lo più da giovani calciatori, che seppur talentuosi ancora un po' acerbi.
Non credo sia un fallimento arrivare nella zona alta della classifica ad una manciata di punti dalla zona UEFA, magari ci avevamo un po' fatto la bocca, ma va bene lo stesso.
Per quanto riguarda le competenze nel mondo del calcio da parte di Mr.Takshin preferisco non commentare.Scenderei nel volgare.

Un Salutone!

Filippo