lunedì 24 marzo 2008

BERT TRAUTMANN: STORIA O LEGGENDA?

C’è un’immagine che riassume, meglio di tante altre, la storia tormentata e a suo modo ineguagliabile del nostro adorato City. 1956, stadio di Wembley, è appena terminata una memorabile finale di FA Cup vinta 3-1 contro l’altro club denominato City e vestito in blu: il Birmingham. Il nostro portiere di allora, il tedesco di Brema Bert Trautmann, sorride felice circondato dai suoi compagni. Beh, il suo più che un sorriso è una smorfia che nasconde un dolore terribile: infatti il grande Bert, a un quarto d’ora dal termine e sul punteggio di 2-1, si era fratturato l’osso del collo in un terribile contrasto aereo con un attaccante avversario! Si era rialzato come se niente fosse successo, il nostro eroe, ed aveva subito ripreso posto fra i pali terminando stoicamente quella finale e rendendosi addirittura protagonista, in condizioni così menomate, di grandi salvataggi.
Quel successo sportivo Bert Trautmann non se l’era conquistato per caso, anzi! La sua esistenza terrena fu pesantemente segnata dalla data di nascita, 1923, e dalla nazione in cui venne alla luce. La Germania di allora, preda di uno dei più feroci regimi dittatoriali d’ogni epoca, lo vide all’età di soli 10 anni aderire alla gioventù hitleriana: la scelta, c’è da giurare, non fu certo libera! Il secondo conflitto mondiale vide un giovanissimo Bert militare sotto le insegne del Terzo Reich come paracadutista. Fu catturato sul fronte russo ma, sfuggito alle grinfie di Stalin, l’esercito di Sua Maestà britannica lo trattenne come prigioniero di guerra trasferendolo ad Ashton, cittadina alle porte di Manchester famosa oggi per aver dato i natali a un certo Simone Perrotta.
Qui Bert, che in gioventù aveva giocato a calcio ma nel ruolo di centrocampista, venne una volta provato in porta durante una partita fra prigionieri. Lo vide il St. Helen, microscopico club di Second Division, e nel 1945 iniziò la sua lunga e gloriosa carriera sui campi di calcio inglesi. Quando nel 1949 lo acquistammo noi Citizens, però, successe il finimondo! Le cronache dell’epoca parlano di una manifestazione, al grido di “Off the Germans!”, a cui parteciparono 40mila cittadini indignati per il suo ingaggio in un club professionistico. Le ferite della seconda guerra mondiale non si erano ancora emarginate, ma Bert mise a tacere in pochissimo tempo chi non lo vedeva di buon occhio per la sua nazionalità.
Coraggioso, dotato di grande tecnica e colpo d’occhio fuori dal comune, leale in campo e fuori: in breve l’ex paracadutista sospettato di simpatie hitleriane si guadagnò l’affetto e la stima di tutti i veri appassionati di football del Regno Unito. Quella finale coronò l’apice del suo successo sportivo ma, qualche mese più tardi, il destino fu davvero crudele col povero Trautmann! Perse infatti, in circostanze mai chiarite, in un incidente stradale a pochi passi da casa l’unico figlioletto di soli 6 anni.
Una disgrazia personale, questa, che Bert tenne accuratamente fuori dal rettangolo di gioco. Rimase intrepido guardiano del nostro City, col suo sguardo fiero ed il sorriso eternamente stampato sulle labbra, per quindici stagioni dal 1949 al 1964 quando, alla presenza di 60mila tifosi entusiasti e riconoscenti, il tempio di Maine Road ospitò la sua gara d’addio.
Oggi vive con la sua seconda moglie in un piccolo bungalow a Valencia, in Spagna.
Per chi volesse approfondire la conoscenza del formidabile portiere tedesco consiglio caldamente la biografia scritta da Alan Rowlands “TRAUTMANN – THE BIOGRAFY”. La potete ordinare sul sito inglese di Amazon http://www.amazon.co.uk/ e, per chi conosce l’inglese e ama il City e la sua leggenda, è un vero cimelio!

6 commenti:

Marco Perciabosco ha detto...

ciao carissimo.. mi spiegheresti gentilmente l'orogine del soprannome rags per lo united?mi hanno sempre affascinato i soprannomi delle squadre inglesi.. un giorno sarebbe bello fare una lista, dalla premier fino alla serie minori..

RENATO BARNEY ha detto...

Caro Marco,
sappi che il termine rags è fortemente dispregiativo! E' usato da noi citizens e da tutte le tifoserie ostili al Man U per ... "esorcizzare" l'odiato colore rosso delle loro divise. In dialetto cockney il vocabolo rags significa letteralmente: "assorbenti femminili già usati".
Mi raccomando, amico: usalo con discrezione!!! :)
Un caro saluto - RENATO

citizen76 ha detto...

LEGGENDA ! ! !

Marco Perciabosco ha detto...

scuse se ti assilo con le mie curiosità ma sei una fonte mica male:) la tifoseria del city con che altra tifoserie (inglesi o estere) è amica??

altra curiosità: come è finita la vicenda legale estiva che aveva implicato in patria il signor shinawatra??addirittura si parlava che se fosse stato condannato avrebbe dovuto vendere..

RENATO BARNEY ha detto...

Caro Marco,
gemellaggi veri e propri non ce ne sono ma, di sicuro, i Citizens sono molto amici degli Hammers, vale a dire i tifosi del West Ham.
Capitolo Shinawatra: forse sai che lui è stato per tre anni a inizio secolo primo ministro democraticamente eletto dal popolo thailandese.
Accusato di avere troppi interessi, esattamente come da noi Berlusconi, Mr Thaksin decise di punto in bianco di cedere il suo impero finanziario (TV locali, gestori di telefonia mobile, villaggi turistici a Phucket e altro ancora) a dei suoi amici di Singapore.
Suscitò così l'ira dell'opposizione che, cavalcando lo sdegno dei media di mezzo mondo su presunte e mai dimostrate stragi di narcotrafficanti, lo costrinse alle dimissioni e all'esilio in Inghilterra. Il regime militare che gli subentrò, come primo atto, congelò buona parte delle sue fortune. A inizio 2007 si sono svolte di nuovo libere elezioni e, solo dopo l'insediamento di un governo democraticamente eletto, lui è tornato in Thailandia per riavere dal governo attuale (ben diverso dalla dittatura militare che lo aveva deposto) i suoi beni personali (800 milioni di sterline) messi sotto sequestro per motivi squisitamente fiscali.
Prima o poi le due parti arriveranno a una soluzione: noi Citizens speriamo prima, così potrà rinforzare come merita il nostro amato club!
Un caro saluto - RENATO

Anonimo ha detto...

Ciao

Ho avuto una segnalazione di questo sul Manchester City. Gioco a subbuteo e faccio parte della comunity old, insieme ada ltre persone abbiamo realizzato una squadra dipinta a mano del Manchester City vincitore della finale del 1956 di FA Cup. Il ricavato della vendita andrà a finanziare le spese mediche di jamie turner, vorresti pubblicare le foto della squadra realizzata così da incrementare gli eventuali acquirenti? Puoi vedere tutte le foto al seguente link http://oldsubbuteo.forumfree.net/?t=29550464&view=getlastpost#lastpost. Aspetto tue nuove grazie
Giuseppe