lunedì 17 dicembre 2007

CITY-BOLTON 4-2: PROVACI ANCORA, SVENNIE!


La calma è la virtù dei forti: ogni vittoria in rimonta si spiega con questa efficace massima e il nono successo consecutivo dei nostri amati Sky Blues al COMS non fa certo eccezione, anzi! Il derby delle Eastlands di sabato scorso ci vedeva opposti al nuovo arrembante Bolton di Gary Megson, manager capace di portare i suoi ad un successo insperato contro i rags un paio di settimane fa. Il gol iniziale di Rolando Bianchi, rapace nell’insaccare di piatto sinistro un pregevole assist di Michael Johnson, aveva illuso un po’ tutti sulla facilità della gara, e invece … Invece, appena ci siamo rilassati convinti di poter sfruttare le ripartenze palla a terra aspettandoli nella nostra area, i Trotters ci hanno rifilato un doppio uppercut con Diouf e Nolan. Uno a due all’intervallo e City sulle ginocchia, visto e considerato che pure il nostro grande ex Nicholas Anelka aveva colpito da posizione impossibile un palo clamoroso! Ma negli spogliatoi deve essere successo qualcosa di speciale. Sven Goran Eriksson, in arte Svennie, deve aver riflettuto attentamente su cosa non stava andando.
D’accordo che gli avversari fossero belli tosti, che le assenze di Elano e di Ireland fossero assai gravi e che il principe croato Vedran Corluka, per la prima volta in stagione, battesse in testa, strafatto dalla stanchezza fisica. Ma lì in mezzo al campo qualcosa andava corretto per appoggiare di più gli attacchi con e senza palla incessanti dei vari Bianchi, Vassell e Petrov. Ecco allora la mossa che ha ribaltato in pochi minuti l’esito dell’incontro: fuori l’evanescente Gelson Fernandes, dentro l’ennesimo talento in arrivo dall’Accademy del genio Jim Cassell: il nigeriano tuttofare Kevin Etuhu.
A due minuti dall’inizio della ripresa è arrivato il pareggio, su tiro di Didi Hamann dal limite deviato, frutto però di una stratosferica percussione del nuovo entrato sulla fascia destra. Poi il derby si è fatto ancora più emozionante, col risultato in bilico per la scelta dei due manager di affrontarsi fino al termine a viso aperto. Nuova grande occasione per Anelka sventata alla grandissima da un attento Isaksson e poi, al 77°, la rete decisiva - di tacco! - di un rigenerato Darius Vassell. Il Bolton si è messo ad attaccare disperatamente cozzando contro la linea Maginot creata ad arte da Svennie. A nostra disposizione si sono presentate ampie praterie ma già altre volte avevamo dilapidato occasioni da rete una via l’altra. All’extra time, stavolta, è emersa nitidamente una qualità che rende famoso l’ex allenatore della Lazio: l’abilità nell’insegnare in pochissimo tempo schemi di gioco raffinati ai suoi calciatori. Il nostro quarto gol, marcatore il “baby” Etuhu, è infatti giunto al termine di un’azione travolgente a uno, massimo due tocchi. Ora siamo tornati lassù, dove osano le aquile, al quarto posto: provaci ancora, Svennie!

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