venerdì 17 aprile 2009

VENERDI' 17: THE DAY AFTER


MANCHESTER CITY- AMBURGO 2-1 (1-1) 
Marcatori: Guerrero (A) 12°, Elano (MC) su rig. 17°, Caceido (MC) 50° . 
Espulso Dunne (MC) al 75°

Venerdì 17, si ricomincia! Svegliarsi, per noi tifosi dei Blues mancuniani, è stato particolarmente duro. The Day After, nella Manchester azzurra come qui in Italia, è amaro come il fiele: come ci si sente? I sentimenti più contrastanti si affollano nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Ragazzi generosissimi ma sfortunati? Certo che sì, però ... nei nostri sguardi sono ancora ben presenti le immagini a grappoli sulla sfida vinta inutilmente per 2-1 contro il fortissimo Amburgo guidato da Martin Jol: tra queste sottolinerei:

  1. Elano: ieri è tornato ad essere il grande giocatore a tutto campo dei primi tempi di Sven Goran Eriksson. In serata di grazia il nostro n° 11 ha trascinato la squadra ed ha pennellato con maestria traiettorie impossibili, colpendo pali e traverse come se fossero i birilli del bowling.

  2. Il convinto appoggio, dal primo all'ultimo secondo del match, dei 47mila assiepati sugli spalti con le leggendarie Inflatable Bananas: oggi verranno messe all'asta per raccogliere fondi destinati alle charities.

  3. Le prove maiuscole di Pablo Zabaleta, infaticabile cursore del centrocampo, di Nedum Onuoha, ormai una certezza nel battersi con vigore turando a destra e a manca le falle del nostro incerto reparto difensivo, di Shay Given, confermatosi una volta ancora un grande portiere, del solito incontenibile Ireland, del rientrante non al meglio ma generosissimo Vincent Kompany.

  4. Lo sceicco Kaldhoon: è stato bello vederlo applaudire sorridente, pur se eliminato, i suoi giocatori stremati dalla fatica e dall'esito sfavorevole della gara.

  5. Il solito, enigmatico Mark Hughes: la sua gestione della partita, ormai, lo condanna ad un isolamento ormai definitivo dai tifosi e da buona parte dello spogliatoio dei Citizens

Venerdì 17: cosa si fa ora? Riponiamo mestamente i sogni di gloria europea nel cassetto, anche se questa eliminazione non può essere ascritta solo alla sfortuna, anzi! Una settimana fa eravamo stati praticamente nulli, subendo il colpo del KO, cioè il gol del loro 3-1 di Guerrero. con una passività persino irritante. Ieri occorreva un miracolo per ribaltare la situazione. Elano su rigore e il potente colombiano Big Phil Caceido ci hanno rimesso in linea di galleggiamento ma, complice la proverbiale testardaggine di Hughes, l'espulsione per doppia ammonizione a un quarto d'ora dalla fine di Richard Dunne ci ha costretto a condurre l'assalto finale al fortino tedesco fortemente penalizzati dall'inferiorità numerica.

Venerdì 17: passerà anche questa, di delusione, e poi?




1 commento:

Ireland7 ha detto...

..e poi via, per favore, Mark Hughes!
Grazie.