martedì 6 novembre 2007

CITY-SUNDERLAND 1-0, IL SOGNO CONTINUA!



Con uno shoot destro di terrificante potenza e precisione del 19enne Stephen Ireland su cross al bacio dall'out sinistro del redivivo Darius Vassell, un City cinico e spietato come non mai regola le bellicose truppe dei Black Cats di Sunderland. Con Elano e Petrov praticamente nulli e Johnson sostituito dopo un tempo per via di un ginocchio malandrino e da operare al più presto, il primo tempo è stato francamente orripilante. Ma nella ripresa gl'innesti operati da Svennie - Vassell per Johnson subito, Bianchi per Mpenza dopo dieci minuti - hanno dato una scossa salutare alla nostra manovra offensiva e il gol della vittoria, davvero stupendo, è arrivato al 66° minuto fragrante come un gianduiotto di Peyrano. L'uomo partita, anche stavolta, è stato però l'immenso centrocampista tedesco Dieter Hamann. Rivitalizzato, dopo un lungo periodo d'oblio, dal tecnico svedese, Didi ha un viso d'angioletto ma i garretti d'acciaio e usa spesso i tacchetti delle sue scarpette come certi cavalieri di ventura nel lontano Medio Evo usavano i loro speroni. Didi può essere chiacchierato fuori dal campo per certi suoi comportamenti un po' arroganti, ma sul terreno di gioco, con buona pace del querulo e fastidioso telecronista di SKY Massimo Marianella, non fa sconti a nessuno! I picchiatori, nel mondo del calcio, ci sono sempre stati e mai smetteranno di esistere: il calcio, caro Marianella, non è certo uno sport per educande e quello british più di tutti, quindi ... quite, please, o meglio: statti citto! Chissà cos'avrà pensato di certi interventi del centrocampista ex Liverpool il manager del Sunderland: si sarà sentito più giovane, vero, amici? Forse è per questo che si alzava di continuo durante la gara di ieri per lamentarsi col ref di turno? Macché! Roy Keane deve aver rivisto in Hamann se stesso quando, con la maglia dei nostri abominevoli vicini rags, recitava il ruolo di giustiziere delle palle sporche e, talvolta, di attentatore delle carriere altrui. Ecco perché, al fischio finale, abbiamo pensato con una certa gioia al nostro caro ex Alfie Halaand: una vittoria così non vale solo il consolidamento del terzo posto in Premier a soli due punti dalla vetta. Vale di più, molto ma molto di più, e i miei cari amici citizens dai capelli argentati sanno bene a cosa mi riferisco!

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