mercoledì 6 maggio 2009

CHE RAZZA DI DERBY CI ASPETTA?


Domenica, 10 maggio: primo pomeriggio a Salford, periferia nord-ovest di Manchester. Un Davide in divisa completamente celeste va a sfidare l'impressionante Golia rosso mattone, appena qualificatosi con grande merito per la seconda finale consecutiva di Champions League, nella sua tana disseminata di trappole e di grandi giocatori come Giggs, Rooney, Evra, Anderson e soprattutto lui: il Pallone d'Oro in carica Cristiano Ronaldo. Avranno pure un mare, anzi, un vero e proprio oceano di debiti, i sudditi di Sir Alex, ma che momento di forma pazzesco stanno attraversando! Ieri sera hanno letteralmente asfaltato i giovani e ambiziosi Gunners in casa loro con una sicurezza nei propri mezzi addirittura imbarazzante: cosa faranno di noi, allora, fra le mura amiche dello Swamp? Sarà ancora una volta Davide contro Golia? 

Certo, rispetto all'andata, noi Citizens siamo migliorati, e anche parecchio! Il mercato di gennaio ha permesso a Mark Hughes di avere a disposizione un portiere più esperto dell'ancor troppo acerbo Joe Hart. Shay Given, irlandese forse non molto alto ma dal fisico compatto e dai riflessi fenomenali, ha in effetti contribuito a rendere più sicura la nostra difesa. Così come stiamo ammirando, partita dopo partita, il senso della posizione e gl'inserimenti puntuali sulla sua fascia di competenza dell'ex nazionale Wayne Bridge. Garrido e Ball, prima di lui, denunciavano regolarmente lacune pericolose dal punto di vista tecnico e tattico: il bravo londinese, costretto al Chelsea a fare la riserva all'insopportabile Ashley Cole, ha finalmente l'occasione di dimostrare il suo valore giocando costantemente.

A centrocampo siamo riusciti a riformare, dopo le belle prove nell'Amburgo delle scorse stagioni, una solida coppia di mastini affiatatissimi. Vincent Kompany e Nigel de Jong, rispettivamente nazionali del Belgio e dell'Olanda, sono sempre a caccia di palle perse che talvolta riescono a tramutare in aperture interessanti per le ripartenze veloci dei vari Ireland, Robinho e Wright Phillips.

Ma ancora più importante per l'economia del nostro nuovo gioco – e questo merito va riconosciuto a Mark Hughes – è stato lo spostamento a centrocampo del fantastico argentino Pablo Zabaleta. Proveniente dall'Espanol di Barcellona, questo ragazzo è davvero in grado di ripercorrere la carriera di un altro suo straordinario connazionale: mi riferisco a Javier Zanetti, come lui partito titolare a destra in una difesa a quattro e successivamente adattatosi magnificamente nel ruolo di cursore e intercettatore infaticabile a centrocampo nell'Inter.

Se a tutto ciò aggiungiamo la ritrovata voglia di giocare del duo ex Santos Robinho-Elano, i progressi sotto porta dell'ecuadoregno Caceido e l'incredibile elevata costanza di rendimento di Stephen Ireland e Nedum Onuoha, due fantastici ragazzi del nostro inesauribile vivaio, l'esito della sfida stracittadina non appare poi così scontato.

In fondo il City, come mi ha comunicato stamane il caro amico Fabio Rinaldi, viene dato 9 a 1 vincente sui fenomenali cugini dalle principali società di scommesse. Io una ventina di euro li punterei, e voi?

1 commento:

Stanley ha detto...

scrivo questo commento il giorno dopo il derby tra manutd vs mancity. Cosa dire? beh ilCity si è impegnato ed ha pure avute alcune buone occassioni ma non basta almeno al momento per colmare o tentare di avvicinare il gap che separa le 2 squadre. Lo utd è squadra a tutti gli effetti il City si vede che è ancora " in costruzione" .Come dissi un'po' di tempo fa al momento non mi pare di vedere un progetto preciso diretto a formare una squadra forte da poter competere prima in premier e poi europa.Non solo ma costruire una squadra non solo per un eventuale presente ma proiettata verso il futuro! Comunque nonostante questo C'mon City!!!